Su una
propaggine di monte Alto, a partire dal 1680 il veneziano Alvise
Lucadello avvia la costruzione di un palazzo che in seguito andrà in
rovina; sui suoi resti, nel 1850, Pietro Scapin ha ricostruito un
"casino di villeggiatura" (con riferimenti all'architettura del
Palazzo Ducale di Venezia), edificio poi ereditato dalla famiglia
Draghi, che lo tiene fino al 1967.
La villa passa
quindi in proprietà ai Gesuiti di Venezia che nel 1972 la vendono al Comune
di Montegrotto Terme.
Completato il
restauro, dal 2014 vi si svolgono iniziative culturali per tutta la
stagione estiva.
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