Il problema della nuova linea ferroviaria ad alta velocità/
alta capacità Torino-Lione
rappresenta per noi, ricercatori,
docenti e professionisti, una
questione di metodo e di merito sulla quale non è più possibile
soprassedere, nell’interesse
del Paese.
Ciò è tanto più vero nella
presente difficile congiuntura economica che il suo Governo è chiamato
ad affrontare.
Sentiamo come nostro
dovere riaffermare - e nel seguito
di questa lettera, argomentare - che
il progetto (1) della
nuova linea ferroviaria Torino-Lione, inspiegabilmente defi-
nito
“strategico”, non si giustifica dal punto di vista della domanda di
trasporto merci e passeggeri, non presenta prospettive di convenienza
economica né per il territorio attraversato né per i territori limitrofi
né per il Paese, non garantisce in alcun modo il ritorno alle casse
pubbliche
degli ingenti capitali investiti (anche per la mancanza di
un
qualsivoglia piano finanziario), è passibile di generare
ingenti danni
ambientali diretti e indiretti, e infine è tale da
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