I cementifici
collocati nell'area
euganea si trovano in una condizione
particolare, per gli interrogativi sul futuro che pone questo tipo
di produzione.
La Cementeria
di Monselice, che nel 1990 era ricorsa al TAR Veneto contestando al Parco dei Colli
il fatto di essere inserita nel suo territorio subendo quindi più
vincoli, in realtà non è mai
stata ostacolata nella sua attività di impresa dal Parco stesso.
Nel 2012 ha chiesto
e ottenuto il permesso di utilizzare
materiali ricavati da rifiuti industriali, provocando reazioni per i
rischi connessi alla salute.
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