Villa Emo -il
cui progetto è attribuito a Vincenzo Scamozzi per affinità con lo
schema compositivo di altre sue opere- viene realizzata alla
fine del secolo XVI.
L'impianto ha
base quadrata e il prospetto principale con pronao colonnato è
rivolto verso il canale Bisatto.
Di
particolare rilevanza l'area verde circostante (sistemata negli anni
'60 rifacendosi al tema del giardino all'italiana) con il brolo e le due peschiere; il limite è costituito da piante arboree
-tra cui carpini e pioppi- e da siepi di bosso.
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