In seguito ad un ricorso presentato da
185 cittadini, da comitati a difesa del territorio e da vari Comuni, in data 10 giugno 2013 il Consiglio
di Stato deposita una sentenza che prevede il blocco dei lavori.
Il
Collegio giudicante annulla anche il decreto di Valutazione
d’Impatto Ambientale dell’apposita commissione della Regione Veneto.
Di conseguenza, la società Terna Spa
-nel luglio 2013- presenta un'istanza al Consiglio di Stato per
conoscere l'esatta portata del giudicato della sentenza; in data 20
dicembre 2013 la possibilità di proseguire i lavori viene negata
definitivamente, per cui l'iter dell'elettrodotto Dolo-Camin si
trova a dover
ripartire da zero.
La proposta alternativa -sostenuta da
Comuni e cittadini riuniti in comitati- consiste nell'interramento
dell'intero tratto di elettrodotto (circa 15 km), soluzione che
evita dispersioni di energia con relativi rischi per la salute, e
annulla il pesante impatto visivo di tralicci alti fino a 60 metri,
posti a ridosso della Riviera del Brenta.
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